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Speziarium

Papavero semi

Papaver Somniferum

Nomi comuni: rosolaccio, marusola, podestà

Parti da utilizzare: semi

Pianta erbacea annuale originaria dell’Asia Centrale ed attualmente coltivata in India, Cina, Turchia, Canada, Francia e Olanda. È la stessa da cui viene ricavato anche l’oppio; i semi di colore blu nerastro contenuti nelle capsule poricide, non hanno alcuna proprietà narcotica perché vengono raccolti a completa maturazione, quando il succo lattiginoso che si estrae dalle piantine per farne la droga è già asciugato. I papaveri crescono bene nei prati erbosi molto soleggiati, su un suolo umido, ricco e ben concimato. Effettuata la semina in primavera, la raccolta avviene a tarda estate, quando le capsule ingiallite si possono staccare ed essiccare. Occorrono circa due milioni di semi per fare 1 kg. di prodotto.

In cucina

I semi di papavero hanno un aroma delicato, tendente alla nocciola; per esaltarne il sapore si possono tostare prima dell’uso. Generalmente vengono cosparsi sul pane e sui dolci o schiacciati e mescolati al miele per produrre golosi ripieni per pasticceria. Ottimi anche per caratterizzare tortelli a base di zucca. In India si mescolano con altre spezie per addensare le salse per la carne ed il pesce.

Benessere

Gli acidi grassi omega 6, combinati con potassio e acido oleico, sono validi aiuti per tenere sotto controllo il colesterolo LDL, favorendo la produzione di quello HDL.
Grazie agli altissimi livelli di calcio presenti nei semi di papavero, vengono spesso consigliati come integratori per mantenere la salute delle ossa e dei denti, soprattutto in età avanzata quando si presentano patologie come l’osteoporosi.
Particolarmente ricchi di vitamine del gruppo B, i semi di papavero favoriscono il metabolismo, consentendo di digerire ed assimilare correttamente sia i grassi che le proteine, mentre le fibre aiutano a regolarizzare l’intestino limitando la stipsi. Il manganese, la vitamina C e la vitamina E sono antiossidanti naturali che contrastano la comparsa dei radicali liberi, rallentando l’invecchiamento cellulare.

Curiosità

Indubbiamente questa pianta è stata da sempre coltivata – soprattutto in Cina e in India – più per le sue proprietà narcotiche e stupefacenti che per l’uso dei semi. I romani ne consumavano grandi quantità, impastandoli con il miele. In Asia e in Arabia, al tempo di Maometto (572-632 a.C.), il papavero veniva impiegato contro il colera, la malaria e la dissenteria.