Speziarium
Origano
Origanum
Nomi comuni: erba acciuga, menta bastarda, regamo
Parti da utilizzare: foglie e sommità fiorite
L’arbusto dell’origano è una pianta a carattere spontaneo ed è originario del bacino del Mediterraneo, si sviluppa nei luoghi incolti, nella boscaglia e sterpaglia, nei boschi chiari e asciutti, dalla fascia litorale alle montagne fino a circa 1800 metri di altitudine. Il fusto è eretto e ramoso ed i fiori sono riuniti in grappoli di colore rosa vivace. Le coltivazioni intensive si trovano in Nord Africa (Turchia, Egitto e Marocco) ed in Perù. Le foglie, raccolte in estate, vengono largamente impiegate in cucina, mentre l’olio essenziale si usa nell’industria dei saponi e in quella farmaceutica. In Svezia serve anche per aromatizzare la birra.
In cucina
Il suo aroma stuzzicante e allegro lo rende un ingrediente indispensabile in pizze, insalatone e “capresi”. Compagno ideale di melanzane, peperoni e zucchine, ma anche di verdure crude ed ortaggi sott’olio o sott’aceto. Tra le varie applicazioni è ottimo anche sulla carne, soprattutto di pollo.
Benessere
L’olio essenziale di origano viene impiegato soprattutto come espettorante, antisettico e antifermentativo. È dunque efficace in caso di bronchiti, asma, sindromi infettive e dolori al ventre. Come rimedio esterno dà sollievo nei reumatismi muscolari e articolari. È anche un ottimo antipidocchi e anticellulite.
Curiosità
Il nome deriva da due parole greche: “oros”, che significa montagna, e “ganos”, splendore, delizia. La fioritura rosata dell’origano rallegrava le alture, perciò veniva definito dagli antichi “l’oro delle montagne”. Nella mitologia greca, gli dèi trasformarono il re di Cipro Amaraco (in spagnolo origano si dice proprio così!) nella pianta di origano, regalandogli la straordinaria fragranza che lo contraddistingue. Il pregiato aroma veniva imprigionato in ricercati unguenti.