Speziarium
Cumino
Cuminum cyminum
Nomi comuni: –
Parti da utilizzare: frutti
I semi di cumino (che in realtà sono i frutti) sono ben presenti nella nostra cucina sin dai tempi dei romani. Hanno un gusto caldo, deciso, agrodolce e somigliano leggermente al Kümmel (o cumino dei prati) ed è grazie al suo sapore unico ed intenso che il cumino è così versatile e presente in molte cucine di tutto il mondo.
Non se ne conosce l’origine esatta, ma è opinione diffusa che sia una pianta originaria dell’Egitto e del Mediterraneo orientale.
In cucina
è una spezia versatilissima e si sposa bene con un gran numero di preparazioni. Sta bene con la carne (maiale, pollo, manzo, agnello), con i frutti di mare, con i legumi, molte verdure come la cipolla, le melanzane, la zucca, con le patate, ma anche con la frutta, in particolare gli agrumi. È ottimo anche sulle uova.
Benessere
Ricco di sostanze preziose per il nostro corpo, è da secoli usato dagli indiani come rimedio naturale nell’ayurveda. È ricco di ferro, quindi fa bene all’organismo in generale, soprattutto al sistema immunitario e per la cura dell’anemia. Stimola le secrezione del pancreas, aiuta in caso di dolori addominali, coliche e gonfiori. Attenua anche il meteorismo e stimola l’appetito. È ricco di antiossidanti, abbassa il colesterolo e il diabete.
È un toccasana per le donne: favorisce l’afflusso di sangue durante il ciclo mestruale, contrasta l’osteoporosi e favorisce la produzione di latte nel periodo di allattamento.
Il cumino è utile per combattere l’alitosi: è sufficiente masticare i semi per qualche minuto per eliminare l’alito cattivo. Non a caso, nella tradizione indiana si mettono i semini a disposizione degli ospiti, a fine pasto. È anche un ottimo antimicrobico e un potente antinfiammatorio.
Curiosità
Gli antichi romani usavano il cumino come sostitutivo del pepe. Plinio ne descriveva la versatilità e l’estrema diffusione: “Quando si è stanchi di tutti gli altri condimenti, il cumino rimane sempre gradito”.