Skip to content

Speziarium

Coriandolo

Coriandrum sativum

Nomi comuni: colandri, erba cimicina

Parti da utilizzare: foglie fresche e frutti

È una pianta a ciclo annuale appartenente alla famiglia delle Ombrellifere, con fiori color malva pallido. Originario del Medio Oriente, il coriandolo si è diffuso in tutta l’area del Mediterraneo ma anche nell’Europa dell’Est e nelle Americhe. Predilige luoghi assolati; la semina si ha in primavera o in autunno e in questo secondo periodo dà migliori risultati. La raccolta avviene a piena maturazione e si esegue mettendo a seccare in un posto caldo ed arieggiato mazzetti di fiori capovolti, che vengono poi scossi su piccoli teli.

In cucina

I frutti maturi hanno un aroma dolce, speziato e legnoso, con una nota che ricorda l’arancio. È ingrediente indispensabile nelle miscele al curry, ottimo sui piatti a base di carne rossa e pollo, nelle salsicce e negli stufati. Nella cucina occidentale è impiegato nelle conserve, nelle salse e negli sformati. Con l’olio essenziale si profumano cioccolato e liquori.

Benessere

Combatte l’emicrania e la cattiva digestione. Sembra fornire un’ottima protezione contro le malattie cardiovascolari, inoltre, essendo ricco di potassio, svolge un importante ruolo nel controllo della pressione sanguigna. Infine, questo seme può essere d’aiuto nel ridurre i sintomi mestruali come il gonfiore, i crampi e i dolori.

Curiosità

Il nome deriva dal greco “koris” che significa cimice in quanto le foglie ricordano l’odore che emana l’insetto. La pianta è citata nel Papiro di Ebers (1550 a.C.), nella letteratura sanscrita e nella Bibbia, dove viene comparata alla manna. Ippocrate usava il coriandolo come medicamento. La diffusione del coriandolo in tutta Europa si deve ai romani; fu anche una delle prime spezie a raggiungere l’America.